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Risposte pubblicate

Buongiorno, vorremmo sapere se fosse possibile indicare i materiali (lapidei e non) che sono stati utilizzati nel progetto di riqualifica di piazza Marmilla e via Manno. Grazie

Estratto dall’elaborato “C - Elenco Prezzi Unitari” facente parte del Progetto Esecutivo ad oggetto “Riqualificazione della via Manno” approvato con Determinazione del Dirigente del II Servizio in data 31/12/2015, n.246:

 

A03.127 Pavimentazione in cubetti di granito grigio sardo sp. 6/8 cm

Realizzazione di pavimentazione in cubetti di granito grigio sardo comprendente: fornitura, trasporto e posa in opera di

cubetti in granito grigio sardo colore e qualità a scelta della D.L., lati a spacco, delle dimensioni 6/8 - 6/8 - 6/8, posati su

letto di sabbia e cemento dei quali e compresa la fornitura e posa in opera dello spessore riportato nei particolari

costruttivi, compresi l'onere dei tagli e delle interruzioni intorno ai pozzetti, caditoie, chiusini, cordonate etc., battitura,

formazione delle pendenze di progetto e comunque idonee al deflusso dell'acqua meteorica, innaffiamento successivo

alla posa n opera dei cubetti, sigillatura dei giunti con idonea quantità di boiacca di cemento, eventuale malta cementizia

di allettamento, taglio dei cubetti ove necessario o richiesto, pulizia finale della pavimentazione, eliminazione di ogni

residuo di materiale utilizzato per la messa in opera dei cubetti e ogni altro onere necessario, anche se non descritto nella

presente voce, per dare l'opera realizzata a regola d'arte e secondo i particolari costruttivi, nulla escluso.

 

O13.066 Pavimentazione in lastre di granito grigio sardo sp. 5 cm

Pavimentazione in granito per lastre e ricorsi, realizzata in lastronato regolare di granito grigio di Sardegna di prima

scelta, spessore 5 cm, in lastre e ricorsi ortogonali di formati e finiture diverse meglio specificati in seguito, disposte

secondo disegni e l'abaco delle pavimentazioni di progetto, e comunque secondo le indicazioni della D.L. Il materiale

dovrà essere selezionato per grana, colore e finitura superficiale in accordo con le preesistenti pavimentazioni e superfici

pure in granito già esistenti nella adiacente P.zza Roma, tutte le tipologie di lastre saranno fornite con lunghezze di 90-

120-150 cm e disposte "a correre" come riportato nell'abaco delle pavimentazioni di progetto. La superficie delle lastre

con larghezza di 15 cm, 30 cm e 60cm sarà bocciardata o fiammata, la superficie delle lastre con larghezza di 25 cm e 45

cm sarà "a filo sega". E' facoltà della D.L. introdurre eventuali variazioni nel disegno delle lastre e nel trattamento

superficiale. Il taglio laterale delle lastre potrà essere a filo sega o a spacco. La posa in opera comprende: stesa di battuto

per la posa delle lastre in pietra costituito da letto di malta cementizia dosata con q.li 4 di cemento tipo 325 per mc di

sabbia, dello spessore non inferiore a cm 2, ben battuto, previo spolvero di cemento tipo 325, posto su precedente

massetto ben livellato, compreso e compensati nel prezzo il trasporto del materiale in cantiere, il tiro in alto e il calo dei

materiali, la movimentazione orizzontale in cantiere, l'arrotatura, i tagli, gli sfridi, l'eventuale formazione dei giunti di

dilatazione, , la lucidatura, la pulitura finale ed ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a regola d'arte.

 

 

O13.267 Pavimentazione in calcestruzzo architettonico lavato sp. 8 cm

 

Pavimentazione in calcestruzzo architettonico lavato sp. 8cm, colorato nella massa, della stessa tonalità utilizzata per la

pavimentazione dei marciapiedi limitrofi, avente particolari caratteristiche di aspetto, di resistenza alla fessurazione e di

durevolezza, dello spessore finito di 8 cm, posato su sottostante massetto, compensato a parte. La pavimentazione

comprenderà i seguenti materiali di lavorazione:

1) calcestruzzo con composizione granulometrica del tipo a curva continua, confezionato con 700 kg/mc di sabbia da

0/5 mm, 1100 kg/mc di inerte calcareo di diametro 0-15 mm, 300 kg/mc di cemento bianco tipo 425, con basso rapporto

acqua/cemento; il tutto da verificare ed eventualmente da modificare secondo prove preliminari in stabilimento; gli inerti

devono essere particolarmente omogenei e provenienti da impianti che garantiscano costanza nelle caratteristiche fisiche

e della colorazione.

2) aggiunta di 25 kg/mc di coadiuvante multifunzionale premiscelato tipo CHROMOFIBRA VBA, o similari, a base di

fibre sintetiche in propilene, additivi e pigmenti coloranti. Il coadiuvante multifunzionale sarà del tipo VBA 16 (rosa

aranciato) o VBA 39 (sabbia) o altro similare, a seconda della risposta cromatica dei campioni e degli inerti utilizzati. Il

getto di calcestruzzo (con accurato controllo della uniformità cromatica e per campi non superiori a 25 mq suddivisi da

idonei elementi separatori con funzione di giunto di dilatazione e discontinuità) sarà effettuato sul sottofondo di base e

verrà regolarizzato mediante staggiatura, frattazzatura o eventuale lisciatura; la lavorabilità finale dell'impasto deve avere

una consistenza fluida, dovuta anche all'azione fluidificante del coadiuvante Chromofibra VBA.

3) protezione degli inerti in pietra, mattoni, piastrelle, o altri esistenti al contorno con adatto materiale isolante contro

l'adesione di schizzi di cemento (Protector VbA o similari), applicato a pennellessa nella misura di 200-300 grammi per

metroquadrato di superficie da proteggere.

4) spruzzatura, sul getto fresco in opera e subito dopo la staggiatura o frattazzatura, con polverizzatore a bassa pressione

(2-3 atm) e in modo uniforme, del disattivante di superficie (tipo disattivante VbA o similari) con resa da 4-5 mq a litro,

e delle caratteristiche adatte all'effetto lavato che si vuole ottenere nella pavimentazione (sabbiato, lavato debole, medio

o profondo), avente l'effetto di ritardare la presa superficiale e l'indurimento del calcestruzzo.

5) operazione finale di lavaggio a pressione con idropulitrice, dopo 24 ore, del calcestruzzo per l'eliminazione dello

strato superficiale di cemento non indurito e del disattivante e mettere in vista gli inerti che compongono il calcestruzzo.

Il tutto posto in opera compresa la realizzazione dei giunti, sigillati con resine sintetiche colorate tipo Sikaflex PRO-1SL

autolivellante o equivalente, previo inserimento di cordone di preriempimento in polietilene espanso tipo Ethafoam o

equivalente, di diametro appropriato; il tutto secondo le prescrizioni della Direzione Lavori e le indicazioni riportate

nelle schede tecniche delle case produttrici. Misurato in opera secondo l'effettiva superficie in proiezione orizzontale.

Si chiedono chiarimenti in merito agli elaborati da consegnare per la seconda fase: Per quanto riguarda la planimetria degli assi viari la scala 1:2000 è la scala minima? Possono essere realizzate planimetrie anche in scale maggiori in quanto la dimensione dell’A1 consente di inserirle anche in scala 1:1000. La scala delle sezioni richieste nel disciplinare 1:200 è da intendersi come minima? Possono essere realizzate sezioni in scala 1:100/1:500 Possono essere inserite anche planimetrie di dettaglio in scala 1:200/1:100 I particolari costruttivi possono essere realizzati anche in scale maggiori come 1:50 e 1:20? Per quanto riguarda le immagini tridimensionali essendo 3 le aree di progetto il numero massimo di due immagini da disciplinare si intende per area? Nel videorendering dovrà essere inserito il codice alfanumerico? Se si sempre in alto a destra?Nelle richieste degli elaborati testuali e nei criteri di valutazione del secondo grado non si fa riferimento a nessuna stima economica da elaborare, si chiede conferma.  Per l’area di intervento di Bacu Abis è ipotizzabile l’introduzione del senso unico di marcia in via della Liberta per ampliare le aree pedonali, vista la possibilità di ridefinire in maniera più razionale l’intera viabilità della zona, e prevedere per le via limitrofe lo stesso tipo di intervento di riqualificazione in futuro.

D:  Per quanto riguarda la planimetria degli assi viari la scala 1:2000 è la scala minima? Possono essere realizzate planimetrie anche in scale maggiori in quanto la dimensione dell’A1 consente di inserirle anche in scala 1:1000. La scala delle sezioni richieste nel disciplinare 1:200 è da intendersi come minima? Possono essere realizzate sezioni in scala 1:100/1:500 Possono essere inserite anche planimetrie di dettaglio in scala 1:200/1:100 I particolari costruttivi possono essere realizzati anche in scale maggiori come 1:50 e 1:20?

R: Gli elementi e le scale sono da intendersi come minime.

D:  Per quanto riguarda le immagini tridimensionali essendo 3 le aree di progetto il numero massimo di due immagini da disciplinare si intende per area?

R: SI

D: Nel videorendering dovrà essere inserito il codice alfanumerico? Se si sempre in alto a destra?

R: SI

D: Nelle richieste degli elaborati testuali e nei criteri di valutazione del secondo grado non si fa riferimento a nessuna stima economica da elaborare, si chiede conferma.

R: La verifica di coerenza con i limiti di costo delle opere, di cui al punto 5.1 - 1)Elaborati testuali è stata inserita allo scopo di dimostrare che la proposta progettuale è realizzabile nel limiti dell'importo di cui al punto 2 del Documento di Indirizzo alla Progettazione.

D: Per l’area di intervento di Bacu Abis è ipotizzabile l’introduzione del senso unico di marcia in via della Liberta per ampliare le aree pedonali, vista la possibilità di ridefinire in maniera più razionale l’intera viabilità della zona, e prevedere per le via limitrofe lo stesso tipo di intervento di riqualificazione in futuro.

R: Si rimanda a quanto previsto dal punto 10.3 del Documento di Indirizzo alla Progettazione.

 

1) Nel “Verbale Commissione I grado” a pag.2 si cita una “tabella allegata” nella quale “vengono riportati i punteggi attribuiti alle proposte”. Tale tabella è stata effettivamente pubblicata ed è consultabile? Se sì, dove? 2) Nel Bando – Disciplinare, gli elaborati grafici indicati per la consegna del secondo grado sono “n.4 Tavole grafiche (al massimo 4)”. È quindi obbligatorio consegnarne 4 o se ne possono fare anche un numero inferiore, ad esempio 3? 3) Le scale di rappresentazione degli elaborati grafici (Planimetria generale scala 1:2000, Sezioni e particolari scala 1:200), sono tassativamente da rispettare o sono da considerare come gradi di dettaglio minimi e si possono quindi utilizzare anche altre scale più piccole (come ad esempio scala 1:1000 per le planimetrie e scala 1:50 per i particolari)?

1) Come riportato nella Determinazione del Dirigente del II Settore n. 13 del 13/01/2023: "6. Come indicato al suddetto art. 4.6) del Bando/Disciplinare di Concorso, di pubblicare sulla piattaforma del CNAPPC concorsiawn.it il verbale relativo alle operazioni di valutazione del 1° grado, precisando che la pubblicazione si limiterà al solo verbale e che, non essendo prevista al momento la formazione di una graduatoria, l’allegato relativo all’attribuzione dei singoli punteggi sarà conservato agli atti e l’adempimento pubblicitario sarà effettuato al termine della seconda fase così come previsto nel calendario (art. 2.1) del Bando/Disciplinare);"

 

2) Al massimo 4.

 

3) Sono da considerarsi come grado di dettaglio minimo.

Nel punto 5.1 del disciplinare di concorso si indica che la scala di rappresentazione per le sezioni significative degli assi viari e per i particolari costruttivi è 1:200 per entrambi. Si richiede se per i particolari è possibile utilizzare una scala maggiore o è tassativo l'1:200.

Si tratta di grado di dettaglio minimo.