Il modulo quesiti non è più disponibile: quesiti e risposte, se ritenuti di interesse comune, saranno pubblicati in questa pagina.

Risposte pubblicate

Si chiede gentilmente di verificare i codici ammessi al secondo grado perchè è molto strano che il nostro progetto non sia passato.

I Codici dei progetti ammessi al 2° grado, pubblicati con Avviso n° 10, corrispondono a quelli individuati dalla Commissione giudicatrice.

Sarebbe possibile, per i concorrenti passati al secondo grado, realizzare un sopralluogo del sito di progetto?

Al fine di tutelare l'anonimato dei partecipanti, in questa fase non è previsto un sopralluogo 

Salve al punto 4.7) Risultato della preselezione del DA01_Disciplinare è riportato “Tali codici saranno pubblicati sul sito del Concorso, entro la data indicata nel Calendario di cui al punto 2.1, unitamente alle raccomandazioni generali e specifiche formulate dalla Commissione per ciascuno dei 5 progetti ammessi al 2° grado.” Nell’avviso N°10-Codici alfanumerici dei concept progettuali ammessi al 2°grado sono riportate delle indicazioni generali, ma non specifiche per ciascuno dei 5 progetti ammessi, sarebbe possibile ricevere, qualora ci fossero, le osservazioni per ogni progetto finalista?

La Commissione giudicatrice ha ritenuto opportuno fornire le sole indicazioni pubblicate, valide per tutti i progetti ammessi al 2° grado.

Salve ai punti 5) FASE DI 2°GRADO DEL CONCORSO e 5.1) ELABORATI PROGETTUALI RICHIESTI PER IL 2°GRADO del DA01_Disciplinare sono definite le modalità di invio e i contenuti dei files. Si chiede come devono essere rinominati i vari elaborati e se nel nome del file da inviare deve essere incluso il codice alfanumerico scelto per il 2°grado. Inoltre dato che Relazione illustrativa e Verifica programma plano-volumetrico devono essere accorpate in un unico file si chiede come nominare detto file.

Per garantire l'anonimato la piattaforma rinominerà i file in base a specifici parametri. Pertanto non serve assegnare un titolo particolare. Per comodità - e a solo mero titolo d'esempio - i file potrebbero essere salvati in questo modo:
  • tavole.pdf;
  • relazione.pdf;
  • video.zip.
Si ricorda inoltre che i file relativi agli elaborati grafici, alla relazione, alla verifica del programma plano volumetrico e al video, dovranno essere anonimi in ogni loro parte, palese o occulta, prestando particolare attenzione ai metadati.

Salve ai punti 5) FASE DI 2°GRADO DEL CONCORSO e 5.1) ELABORATI PROGETTUALI RICHIESTI PER IL 2°GRADO del DA01_Disciplinare è richiesto VIDEO in modalità fly-through della proposta progettuale, della durata massima di 120 secondi, si chiede se il video può essere redatto come montaggio di una serie di frame statici o se obbligatoriamente deve essere elaborato nella modalità walk-through. Inoltre si chiede se il video può avere testi e musiche di sottofondo.

A discrezione del partecipante sia per la modalità di esecuzione del video, sia per l'inserimento o meno di testi e sottofondi musicali.

Salve al punto 5.2) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA RICHIESTA PER IL 2°GRADO del DA01_Disciplinare è richiesto di compilare e allegare l’Istanza di Partecipazione redatta in conformità al modello M04 da voi fornito: si chiede se in caso di RTP il modello deve essere unico e deve essere duplicata solo la prima pagina del suddetto modello per ciascun operatore economico del raggruppamento e firmato digitalmente da tutti, oppure se ogni operatore economico deve compilare il suo modello M04. Inoltre si chiede se anche il giovane professionista deve compilare il modello M04.

Come indicato nella nota a piè di pagina del modello M04, duplicando e compilando i dati pertinenti della presente scheda anagrafica (evidenziati in colore blu), ... si intende assolta la richiesta di cui al p.to 5.2 del Disciplinare di concorso che "ciascun operatore economico partecipante presenti l'istanza di partecipazione".

Come da analogo riscontro a specifico quesito, fornito in ordine al primo grado del concorso in oggetto e a cui si rinvia, il giovane professionista deve compilare la documentazione amministrativa finalizzata alla partecipazione al secondo grado solo se inserito formalmente nell’ambito del costituendo raggruppamento temporaneo come mandante.

Salve ai punto 5.7) PREMI e 6.2) PUBBLICAZIONE DELL’ESITO del DA01_Disciplinare è riportato “Agli autori di tutte le proposte meritevoli (primi cinque classificati più eventuali altre proposte meritevoli di menzione segnalati dalla Commissione in 1° grado), previo esito positivo della verifica dei requisiti dei partecipanti di cui al p.to 3.2, verrà rilasciato un Certificato di Buona Esecuzione del Servizio, utilizzabile a livello curriculare, sia in termini di requisiti di partecipazione che di merito tecnico nell'ambito di procedure di affidamento di servizi di architettura e ingegneria.” Nello specifico si chiede se i requisiti a cui si fa riferimento sono che il partecipante dovrà essere iscritto all’Ordine degli Architetti- Sez.A e che soddisfi i seguenti requisiti di ordine generale e di idoneità professionale: a) non siano soggetti alle cause di esclusione di cui all’art.80 dello stesso Codice e b) Iscrizione, al momento della partecipazione al concorso, al relativo albo professionale previsto dai vigenti ordinamenti, ovvero abilitati all'esercizio della professione secondo le norme dei Paesi dell'Unione europea cui appartiene il soggetto.

Sì. I requisiti a cui si fà riferimento sono quelli di ordine generale e di idoneità professionale, ossia: iscrizione Ordine Architetti Sez. A, nonché le condizioni di cui alle lettere "a" e "b" del p.to 3.2 del Disciplinare di Concorso. 

Il DOCUMENTO DI GARA UNICO EUROPEO (DGUE) deve essere redatto solo dal primo classificato dopo la pubblicazione della classifica provvisoria e dopo la richiesta di suddetta documentazione al vincitore tramite PEC dall’Amministrazione aggiudicatrice? In caso di RTP deve essere redatto anche dal giovane professionista?

Si ricorda che il DGUE e le dichiarazioni integrative del DGUE, come da modalità illustrate al punto 6.1 Disciplinare di Concorso, dovranno essere compilate solo dal vincitore a seguito della sua proclamazione e della discendente richiesta di documentazione trasmessa al vincitore, tramite PEC, dall’Amministrazione aggiudicatrice.

In coerenza con il chiarimento fornito in risposta ad un precedente quesito, nel caso in cui il vincitore sia un RTP, tutti i suoi componenti dovranno compilare il DGUE, compreso il giovane professionista, laddove figuri formalmente nel costituendo raggruppamento come mandante.

Le DICHIARAZIONI INTEGRATIVE INTRODOTTE DAL D.LGS. 56 19/04/2017 devono essere redatte solo dal primo classificato dopo la pubblicazione della classifica provvisoria e dopo la richiesta di suddetta documentazione al vincitore tramite PEC dall’Amministrazione aggiudicatrice? Oppure tutti i 5 classificati finalisti devono procedere alla compilazione del modulo da voi fornito ed all’invio dello stesso dopo vostra richiesta?

Il DGUE e le dichiarazioni integrative del DGUE, così come indicato nel Disciplinare di Concorso, dovranno essere compilate solo dal vincitore a seguito della sua proclamazione.

Il modulo DICHIARAZIONI INTEGRATIVE INTRODOTTE DAL D.LGS. 56 19/04/2017 in caso di RTP deve essere compilato da ciascun operatore economico facente parte il raggruppamento, compreso il giovane professionista? Deve essere firmato digitalmente?

Il DGUE e le dichiarazioni integrative del DGUE, così come indicato nel Disciplinare di Concorso, dovranno essere compilate solo dal vincitore a seguito della sua proclamazione e secondo le modalità di sottoscrizione prescritte nella lex specialis di Concorso.

Nel caso in cui il vincitore sia un RTP, tutti i suoi componenti dovranno compilare il DGUE, compreso il giovane professionista, laddove figuri formalmente nel costituendo raggruppamento come mandante.

Per la partecipazione al secondo grado di concorso, come già specificato in alcune risposte del primo grado, potete confermare che i soli requisiti di ammissione necessari alla partecipazione siano i soli requisiti a) e b) indicati al punto 3.2 REQUISITI DI ORDINE GENERALE E IDONEITÀ PROFESSIONALE?

Sì.

Si tenga comunque conto che il vincitore dovrà soddisfare anche tutti i requisiti di ordine generale e di idoneità professionale di cui al p.to 3.2 del Disciplinare di Concorso (compresi quelli di cui alle lettere c, d, e, f, g), nonché i requisiti speciali di cui al p.to 3.3 del Disciplinare di Concorso.

La Dichiarazione Integrativa al DGUE in caso di raggruppamento tra professionisti va presentata da ciascun componente o solo dal capogruppo in qualità di procuratore generale?

Il DGUE e le dichiarazioni integrative del DGUE, così come indicato nel Disciplinare di Concorso, dovranno essere compilate solo dal vincitore a seguito della sua proclamazione e secondo le modalità di sottoscrizione prescritte nella lex specialis di Concorso.

Nel caso in cui il vincitore sia un RTP, tutti i suoi componenti dovranno compilare il DGUE, compreso il giovane professionista, laddove figuri formalmente nel costituendo raggruppamento come mandante

 

A pagina 15 del Bando di concorso sono specificati gli elaborati/documenti da inviare per il 2 grado di concorso, in particolare come vanno nominati i file separatamente di: tavole grafiche, relazione illustrativa e la verifica programma plano-volumetrico, video e documentazione amministrativa?

Per garantire l'anonimato la piattaforma rinominerà i file in base a specifici parametri. Pertanto non serve assegnare un titolo particolare. Per comodità - e a solo mero titolo d'esempio - i file potrebbero essere salvati in questo modo:
  • tavole.pdf;
  • relazione.pdf;
  • video.zip.
Si ricorda inoltre che i file relativi agli elaborati grafici, alla relazione, alla verifica del programma plano volumetrico e al video, dovranno essere anonimi in ogni loro parte, palese o occulta, prestando particolare attenzione ai metadati.

È possibile modificare il raggruppamento tra la prima e seconda fase di concorso?

Sì, nei limiti di quanto indicato dal Disciplinare di Concorso al p.to 3.3.2.

È possibile inserire diagrammi funzionali di accompagnamento alle piante in scala 1:250 nelle tavole 01 e 02?

Tra le indicazioni pubblicate per i soggetti ammessi al secondo grado si legge: “mantenere le scale interne storiche e la loro qualità spaziale”. Si può precisare se il commento si riferisce ad entrambe le scale interne o ad una nello specifico?

L'indicazione della Commissione giudicatrice si riferisce ad entrambe le scale interne storiche.

Tra le indicazioni pubblicate per i soggetti ammessi al secondo grado si legge: “rappresentare graficamente gli interni e gli esterni in modo da mostrare il rapporto della materialità del nuovo con l’esistente”. Il commento si riferisce ai nuovi elaborati in generale o nello specifico tutti i disegni 2d, quali piante, prospetti, sezioni, e dettaglio devono trasmettere la materialità dell’intervento?

L'indicazione della Commissione giudicatrice è finalizzata ad ottenere progetti nei quali la materialità dell'intervento sia chiaramente esplicitata attraverso l'individuazione dei materiali previsti, lasciando ai partecipanti la forma di rappresentazione ritenuta più consona per tale fine.

È possibile avere informazioni più dettagliate sullo stato attuale di conservazione dei tetti? In particolare si chiede: Sono stati recentemente effettuati progetti di recupero sul manto di copertura? Risulta il manto già provvisto di uno strato di isolamento? Qual è in generale lo stato di conservazione dei tetti nelle diverse maniche del complesso?

Come indicato nel DIP il manto di copertura è stato rifatto nel 1986/1987 (Corpo Nord prospiciente Via Festaz) e nel 1988/1989 (corpo longitudinale Nord-Sud).

La stratigrafia di copertura è sprovvista di isolamento e le coperture versano in un discreto stato di conservazione.

Ci sono sezioni e o prospetti che vanno presentati obbligatoriamente nel layout?

A discrezione del partecipante nell'ottica di descrivere al meglio la propria proposta progettuale. A titolo puramente esemplificativo e non vincolante, potrebbero essere rappresentati:

- il prospetto Ovest del corpo longitudinale Nord-Sud;

- il prospetto Est del corpo longitudinale Nord-Sud (con sezione trasversale del copo trasversale Est-Ovest);

- la sezione trasversale del corpo longitudinale Nord-Sud che metta in evidenza il rapporto con l'ex Chiesa (con vista del prospetto Sud del corpo Nord adiacente a via Festaz);

- la sezione trasversale del nuovo collegamento tra Saint-Bénin e Convitto (con vista del prospetto Sud del corpo trasversale Est-Ovest);

- ecc.

piuttosto che altri prospetti/sezioni che meglio descrivano le peculiarità della proposta progettuale presentata.

Si possono avere delle foto del locale al piano terra rinominato nel rilievo aggiornato come PT_3?

Si procederà alla pubblicazione delle foto richieste.

È possibile optare per una modalità video diversa dal flythrough ad esempio secondo un montaggio sequenziale di fotogrammi che potrebbe prestarsi meglio ad un intervento di recupero dell’esistente?

Sì, a discrezione del partecipante.

È possibile pensare di raggiungere il piano interrato adibito ad ambienti di servizio e locali tecnici unicamente tramite scale?

No.

Nel nuovo rilievo messo a disposizione non ci sono le quote relative agli edifici limitrofi come il Convitto, è possibile ritenere certe le quote segnalate per il primo grado a riguardo? Si possono avere precisazioni a riguardo essendo il collegamento tra questi due edifici un tema particolarmente delicato del progetto?

In merito ai dislivelli tra Convitto Chabod e Saint-Bénin, si confermano quelli indicati nel 1° grado.
 

Nella seconda tavola è possibile inserire dei render degli interni?

No

Abbiamo letto la risposta relativa all’impossibilità di una visita ulteriore all’ex priorato poiché viene obiettato che non sia possibile tutelare l’anonimato dei partecipanti. Anche nella prima fase di concorso ci si trovava nelle medesime condizioni: chiunque si recava a visitare questi luoghi rischiava di mettere a repentaglio l’anonimato, eppure la visita è stata possibile, senza indicare che per la fase successiva non erano previste ulteriori possibili sopralluoghi. Facciamo presente che non essendo previsti rimborsi per la prima fase di concorso, i gruppi che si trovavano lontani da Aosta era impossibilitati ad una visita in loco con relative spese non rimborsate. Di conseguenza, se negate la possibilità di una nuova visita per la seconda fase, si determina una condizione di disparità tra gruppi locali e non. Per evitare eventuali ricorsi o problematiche successive consigliamo di trovare la maniera di garantire comunque una visitabilità, quantomeno degli spazi esterni, qualora in nessun modo si potessero render visitabili gli interni.

Premesso:

- che il calendario di concorso di cui al p.to 2.1 del Disciplinare di Concorso riporta tutte le fasi previste e tra questa anche il sopralluogo (non obbligatorio), previsto solo in 1 grado;

- che al sopralluogo tenutosi il giorno 11 gennaio 2021 erano presenti numerosi professionisti,  solo potenzialmente interessati alla partecipazione al concorso di progettazione, con tutela dell'anonimato;

- che la visione dell'area oggetto di Concorso è stata resa possibile a tutti, oltre che dal sopracitato sopralluogo, anche dalla documentazione messa a disposizione, nell'ambito della quale, oltre alle consuete foto "statiche", sono presenti video e "foto sferiche" che consentono di "muovere lo sguardo" all'interno dell'area;

- che l'esecuzione ora di un secondo sopralluogo, già originariamente non previsto dal Disciplinare di Concorso, potrebbe metterebbe a rischio l'anonimato, considerato che il numero dei partecipanti interessati si è ridotto a soli cinque soggetti già partecipanti al 1° grado e certamente interessati alla partecipazione al 2° grado;

confermiamo l'impossibilità di organizzare un nuovo sopralluogo. 

I professionisti interessati potranno comunque visionare i luoghi esternamente in autonomia.

La facciata del San Benin su via Festaz, comprendente l’arco d‘ingresso alla corte principale, è stata oggetto negli ultimi anni, di un intervento di restauro, che ne ha modificato l’aspetto. Se prima del restauro la facciata presentava un finto bugnato di rivestimento fino all’altezza dell’imposta dell’arco di ingresso alla corte, ora quest’ultimo è stato eliminato a favore di una fascia basamentale di colore beige, sopra la quale il prospetto presenta un colore più chiaro. Si ritiene che la variazione non sia indifferente, perciò domandiamo perché è stato scelto di eliminare il bugnato ? C’erano fonti documentali che testimoniavano una configurazione simile all’ultima soluzione realizzata ? Domandiamo tutto questo per definire meglio i limiti dell’intervento, soprattutto in relazione alle aspettative della Soprintendenza, perciò chiediamo una risposta meno sbrigativa rispetto a quella data in prima fase, che per completezza riportiamo. Domanda: Nel documento allegato al concorso denominato "DT17_B - REPERTO FOTOGRAFICO" sono visibili le facciate del Saint-Bénin rivestite in pietra fino al primo piano su via Festaz. Allo stato attuale sono presenti invece unicamente intonaci in facciata. Si chiede se tali rivestimenti siano stati salvati e catalogati se nel caso debbano essere ripristinati. Grazie Risposta: “Il fronte su via Festaz è stato oggetto di un intervento di manutenzione alcuni anni fa che ha riguardato il rifacimento degli intonaci ammalorati su strada, eliminando il finto bugnato di rivestimento.

Il finto bugnato che è stato eliminato era costituito da uno spesso intonaco a base di calce cemento; l'intonaco, per effetto dell'umidità di risalita, era totalmente staccato dal fondo in pietra e pertanto è stato scelto di asportarlo completamente.

In occasione del suddetto intervento è emerso che, prima del novecento, la facciata aveva una demarcazione di intonaci di differente granulometria, pertanto si è scelto di riproporre tale soluzione lungo una linea trovata in facciata, più bassa rispetto alla linea del bugnato rimosso.

E’ possibile fornire indicazioni circa la consistenza del vecchio sagrato dell’ex chiesa, attualmente non più identificabile a terra come testimoniato dalle immagini fotografiche fornite in prima fase ? Qualsiasi documentazione che possa testimoniare come fosse strutturato, in che materiale fosse realizzato e quale forma avesse, sarebbe utile nello sviluppo del progetto.

Si dispone solo della documentazione messa a disposizione.

E’ possibile fornire immagini (fotografiche o di altro tipo) più dettagliate della facciata principale dell’ex chiesa e delle decorazioni pittoriche che su di essa ancora insistono o che erano originariamente presenti ?

Si pubblica la documentazione fotografica disponibile.

Il progetto degli architetti Emilio Cordone e Mariano Boggia, datato 1987, contenuto tra gli allegati di prima fase (DT12_Progetto 1987) prevedeva la realizzazione di una distribuzione al piano terra mediante una struttura ad arco in plexiglass che poggiava sul prospetto est del San Benin, all’interno della corte principale. Perché questo progetto non è mai stato realizzato ? Chiediamo di specificare nella risposta non tanto le eventuali motivazioni contingenti (mancanza di fondi, cambio amministrazione o simili…) quanto se la sovrintendenza era a favore o meno di questa soluzione al tempo della realizzazione del progetto, e cosa ne pensa l’attuale Soprintendenza.

Agli atti non risulta alcun documento relativo ad un parere della Soprintendenza sul progetto del 1987 che peraltro risulterebbe poco significativo, considerato che nel tempo trascorso sono cambiate le normative, la destinazione, i materiali utilizzabili e anche la filosofia del recupero dei beni monumentali.

Per quanto riguarda il tema del collegamento dei locali al piano terreno, la Soprintendenza non esclude a priori alcuna delle due soluzioni possibili (distribuzione interna o esterna). Si tenga conto comunque dell'indicazione della Giuria di salvaguardare l’unitarietà spaziale del sagrato dell'ex Chiesa.

Che cosa s’intende per “valutare la possibilità di riservare spazi esistenti adiacenti al sagrato per funzioni ad uso misto centro espositivo / pedagogico-didattico”. Ci si riferisce in questo caso a spazi esistenti coperti e (in futuro) climatizzati ? Si tratta di spazi interni all’ex Priorato o interni al centro espositivo? Tale nuova indicazione della commissione contenuta nell’avviso n 10 del 19.03.2021 contraddice in parte la prescrizione contenuta nel file DT01_DIP (5. ACCESSO AL CENTRO ESPOSITIVO SAINT-BENIN, pg. 38), che riporta: “ Le proposte progettuali dovranno avere cura di risolvere il tema del collegamento tra la zona di accoglienza dei visitatori del Centro Espositivo Saint-Bénin (con ingresso da via Festaz) e l'ingresso allo spazio espositivo (attraverso il portale dell'ex chiesa). Ciò mediante l'eliminazione dell'attuale elemento prefabbricato e, coerentemente con gli indirizzi di tutela e valorizzazione, la conseguente realizzazione di un nuovo corpo che consenta la "lettura" del prospetto dell'ex chiesa, garantendo la separazione dei flussi tra visitatori del Centro espositivo e utenza del Convitto.” Nell’ultimo passaggio ci si riferisce alla necessità di garantire separazione dei flussi tra visitatori del centro espositivo e utenza del convitto. Se si realizzano ambienti ad uso misto centro espositivo / pedagogico-didattico si contravviene all’indicazione precedente: come dobbiamo procedere ?

La Commissione giudicatrice, nell'ottica di amplificare il ruolo culturale e pedagogico del Centro espositivo, mediante attività sinergiche tra quest'ultimo ed i suoi visitatori (comprese le scolaresche), ha indicato di valutare la possibilità di utilizzo misto (ad es. ad uso laboratoriale, ecc.) di spazi esistenti adiacenti al sagrato (ad es., spazi dell'attuale manica longitudinale Nord-Sud e/o trasversale Est-Ovest prospiciente via Festaz).

Ciò nel rispetto della separabilità tra Centro espositivo e Saint-Bénin.

Nelle indicazioni della giuria leggiamo: “ mantenere la pietra a vista per la parte non intonacata del prospetto Ovest; inoltre vista l’importanza di questo prospetto in rapporto alla città, un eventuale secondo ingresso qui collocato deve tener conto anche dello spazio aperto antistante, proponendone i necessari adeguamenti affinché Monumento e spazio esterno trovino un giusto rapporto con il tessuto urbano; le dimensioni e la posizione dell'eventuale suddetto secondo ingresso, devono tenere conto della struttura retrostante del Saint-Bénin e dell’importanza attribuita “ Il prospetto ovest presenta un volume più alto in affaccio su via Festaz, che in facciata presenta un intonaco grezzo (tinteggiato sul fronte nord affacciato su via Festaz, non tinteggiato sul fronte ovest affacciato sull’area verde). La restante parte del prospetto ovest (manica longitudinale nord – sud dell’ex priorato) è in pietra a vista. Dalle indicazioni della giuria sopra riportate comprendiamo che nel prospetto ovest sia necessario mantenere la pietra a vista dove attualmente è posizionata. Relativamente invece alla parte intonacata del prospetto ovest, è necessario mantenere l’intonaco esistente oppure è necessario eliminare l’intonaco riportando eventualmente a vista la pietra sottostante ? In caso di mantenimento della parte intonacata del prospetto ovest si domanda se sia possibile tinteggiarlo e se sia obbligatorio ripetere i colori già presenti sul fronte nord affacciato su via Festaz o se la scelta delle cromie sia riservata ai partecipanti. In relazione alla possibile rielaborazione dello spazio esterno verde sul fronte ovest del Saint Benin determinata da un nuovo eventuale ingresso proprio in quella zona, quali sono i margini di manovra: fino a che grado possiamo prevedere di modificare tale spazio verde? Nel caso si scelga di intervenire sullo spazio verde ci sono eventuali vincoli da parte della Soprintendenza che dobbiamo tenere presenti nell’elaborazione della proposta ?

L'indicazione della Commissione giudicatrice sul mantenimento della pietra a vista per il prospetto Ovest, si riferisce alla porzione già in pietra a vista.

Relativamente alla porzione di prospetto intonacata ad ovest, così come per gli altri corpi di fabbrica su via Festaz, la finitura ad intonaco deve essere mantenuta. Sarà necessario eseguire delle indagini stratigrafiche per verificare le possibili finiture storiche e valutare, congiuntamente alla Soprintendenza per i beni e le attività culturali, quale riproporre.

Per quanto attiene all'area verde in adiacenza al prospetto Ovest del Saint-Bénin, i relativi eventuali interventi conseguenti alla possibile realizzazione di ingresso da questo lato, saranno finalizzati a coordinare quest'ultimo con il contesto così che "Monumento e spazio esterno possano trovare un giusto rapporto con il tessuto urbano"

Nelle indicazioni della giuria leggiamo: “ rappresentare graficamente gli interni e gli esterni in modo da mostrare il rapporto della materialità del nuovo con l’esistente “. Con questa indicazione la commissione chiede che la rappresentazione grafica evidenzi mediante texture realistiche (tipo fotografiche) i materiali presenti (sia esistenti che di progetto)? Oppure si chiede più semplicemente di evidenziare in maniera chiara (mediante retini a colori) il nuovo intervento rispetto a ciò che già esiste ? Oppure che altro intende ?

L'indicazione della Commissione giudicatrice è finalizzata ad ottenere progetti nei quali la materialità dell'intervento sia chiaramente esplicitata attraverso l'individuazione dei materiali previsti, lasciando ai partecipanti la forma di rappresentazione ritenuta più consona per tale fine.

Nelle indicazioni della giuria leggiamo: “ Inoltre, in riferimento al collegamento con il Convitto Chabod, si fa presente che si tratta di quello privilegiato e, in quanto tale, si consiglia di valutare gli elementi architettonici di collegamento, integrando in modo migliore gli elementi di esodo presenti. “ L’integrazione della scala antincendio esistente dell’istituto Chabod con un nuovo intervento di collegamento Chabod – Saint Benin, risulta piuttosto ostica, poiché la scala esistente è un elemento di servizio privo di valenza estetica. Domandiamo pertanto, a seguito della sopra riportata puntualizzazione, che senso abbia un concorso di questa importanza se la giuria sembra suggerire il mantenimento di un manufatto totalmente privo di ogni qualità estetica e difficilmente conciliabile in maniera ottimale con un nuovo intervento ? La richiesta di “integrare in modo migliore gli elementi di esodo presenti” dipende da una volontà di contenimento dei costi ? Se così fosse sarebbe assurdo predisporre un concorso che parte da un importo lavori stimato di 6.000.000 di euro e che non possa prevedere il rifacimento di una scala antincendio esterna, la cui demolizione e ricostruzione in nuova forma/posizione sarebbe quasi ininfluente dal punto di vista economico rispetto all’intervento globale. Siccome una motivazione economica ci sembra poco credibile chiediamo alla giuria di specificare meglio la motivazione alla base della presente puntualizzazione, con la consapevolezza che una indicazione poco lungimirante relativa al progetto in questo delicato frangente porterà inevitabilmente a progetti poco lungimiranti.

Si ritiene che l'indicazione fornita dalla Commissione giudicatrice sia stata fraintesa.

Infatti il consiglio di quest'ultima è quello di valutare se il nuovo collegamento tra Saint-Bènin e Convitto possa assolvere non solo la funzione di collegamento ma costituire anche occasione di riqualificazione della scala di sicurezza esistente e degli spazi di esodo del Convitto, lasciando ai partecipanti la più ampia libertà di intervento in tal senso.

Nello specifico, la scala esterna antincendio esistente, a scelta del concorrente, potrà essere anche demolita e la funzione di via di fuga integrata nel progetto in forma più armoniosa. 

Nelle indicazioni della giuria leggiamo: “ Infine lo spazio oggi occupato dall’ex centrale termica può rappresentare un potenziale di ulteriore collegamento e sinergia tra attività didattiche, scolastiche e culturali con l’edificio dell’ex Chiesa “ Ci si riferisce in questo caso al fatto che lo spazio attualmente occupato all’interno della corte principale dalla centrale termica possa essere più efficacemente utilizzato in altra maniera (mediante ad esempio demolizione…) oppure al fatto che il manufatto esistente possa essere riutilizzato in quanto tale come volume utile ad ulteriori nuove attività ?

Lo spazio oggi occupato dall'ex centrale termica può costituire un potenziale spazio utilizzabile sia dal Centro espositivo, sia dal Saint-Bénin, creando così una sinergia tra attività culturali, didattiche e scolastiche.

Ciò nel rispetto della separazione tra Centro espositivo e Saint-Bénin e lasciando ai partecipanti la più ampia libertà nell'individuazione del tipo di intervento più adatto, anche mediante sua trasformazione o demolizione con eventuale ricostruzione sostitutiva.

E’ possibile modificare la partecipazione al concorso passando da concorrente singolo (prima fase) a raggruppamento temporaneo d’impresa (seconda fase), in modo da rispondere a tutti i requisiti tecnico professionali necessari per l’affidamento d’incarico al vincitore ?

Sì, nei limiti di quanto indicato dal Disciplinare di Concorso al p.to 3.3.2, fermo restando che i requisiti necessari da soddisfare ai fini dell’eventuale aggiudicazione del concorso sono quelli di cui ai punti 3.2 e 3.3 della legge di gara.

Salve per un'analisi completa del comportamento della struttura sono disponibili indagini termografiche anche nei mesi invernali? Inoltre in quelle in dotazione sono riportati sono gli ambienti interni del piano terra, non esistono delle verifiche anche dei piani primo e sottotetto? Grazie

Tutto il materiale termografico a disposizione è stato pubblicato.

In quale formato deve essere salvato il video ? . avi .mp4 o in quale altro ?

Come indicato al p.to 5 del Disciplinare di Concorso, il formato del video potrà essere AVI o MP4.

Il modello DGUE va consegnato insieme alla documentazione amministrativa di concorso o dovrà essere compilato solo dal vincitore in caso di aggiudicazione e successivo incarico ?

Il DGUE e le dichiarazioni integrative del DGUE, così come indicato nel Disciplinare di Concorso, dovranno essere compilate solo dal vincitore a seguito della sua proclamazione e secondo le modalità di sottoscrizione prescritte nella lex specialis di Concorso.

Nel caso in cui il vincitore sia un RTP, tutti i suoi componenti dovranno compilare il DGUE, compreso il giovane professionista, laddove figuri formalmente nel costituendo raggruppamento come mandante.

In caso di raggruppamento temporaneo d'impresa, il Mandatario deve necessariamente possedere la percentuale più alta di lavori all'interno dei requisiti di capacità tecnica e professionale ? Esempio: Sono architetto senza lavori eseguiti in ambito edilizia (E22). Per ottemperare alle richieste del bando realizzo un raggruppamento con un altro architetto che possiede il 100% dei requisiti in ambito Edilizia (E22). Nel raggruppamento sono presenti inoltre un Ingegnere strutturista (S.03), e ingegneri impiantisti (IA.01 - IA.02 - IA.03) che possiedono ciascuno per il proprio ambito di competenza i requisiti richiesti. Sono poi presenti le altre figure richieste dal bando (

Si cerca di rispondere, se pur il quesito pare incompleto. Con riferimento ai requisiti di capacità tecnica e professionale di cui al p.to 3.3.2 del Disciplinare di Concorso, il concorrente dovrà limitarsi a rispettare quanto richiesto dal punto stesso. In particolare non sono richieste percentuali di competenza.

Potrebbe essere valutato positivamente dalla giuria uno spazio per esposizioni all’esterno legato al centro espositivo? In caso affermativo si genererebbe inevitabilmente una commistione dei flussi tra centro espositivo e spazi dedicati al Saint Benin. Tale configurazione è accettabile dalla giuria ?

Uno spazio per esposizioni all'esterno legato al centro espositivo potrebbe rientrare nell’ambito dell’indicazione fornita dalla Commissione giudicatrice relativamente allo spazio oggi occupato dall’ex centrale termica (a cui si rimanda), purché nel rispetto della separabilità tra Centro espositivo e Saint-Bénin.

Nelle indicazioni della giuria leggiamo: “ tenere conto del valore dell’ingresso storico al complesso del Saint-Bénin, attribuendogli una funzione coerente con l’importanza del suo ruolo originario; ferma restando la possibilità di un secondo ingresso agli spazi didattici dall’area verde ad Ovest “ La frase sopra riportata significa che gli accessi alla manica lunga del Saint Benin ed al centro espositivo (Ex Chiesa) debbano preferibilmente avvenire dalla zona dell’ex sagrato, al quale si accede dal Portale di ingresso storico su via Festaz, con una conseguente commistione dei flussi di accesso alle due funzioni ? Oppure è preferibile che i flussi dei ragazzi del Saint Benin e dei visitatori del museo rimangano separati ?

Gli ingressi al Saint-Bènin (spazi scolastici a servizio del Convitto) e al Centro espositivo devono essere separati.

Si precisa che il “collegamento privilegiato” e dunque principale per gli alunni è quello dal Convitto; significa che gli alunni accedono primariamente al Saint-Benin dal Convitto (il cui accesso principale avviene a sua volta da via Cretier). 

Altro elemento da tenere in considerazione è l’esigenza di garantire la separazione dei flussi tra visitatori del Centro Saint-Bénin e utenza del Convitto. La Commissione giudicatrice ha altresì evidenziato la possibilità di un secondo accesso al Saint-Benin dall’area verde ad ovest. Unitamente all’indicazione di “tener conto del valore dell’ingresso storico al complesso, la Commissione giudicatrice ha inteso dare un’indicazione di sintesi da recepire nell’approfondimento del progetto; tale sintesi può e deve riguardare sì puntualmente i vari accessi, ma soprattutto un’idea di rapporto e di connessione urbana tra gli spazi e le funzioni ivi presenti e la città. 

In riferimento al Layout Tavola 2, nello spazio dedicato a prospetti e sezioni, quali prospetti devono essere rappresentati? Quante e quali sezioni devono essere rappresentate?

A discrezione del partecipante nell'ottica di descrivere al meglio la propria proposta progettuale. A titolo puramente esemplificativo e non vincolante, potrebbero essere rappresentati:

- il prospetto Ovest del corpo longitudinale Nord-Sud;

- il prospetto Est del corpo longitudinale Nord-Sud (con sezione trasversale del copo trasversale Est-Ovest);

- la sezione trasversale del corpo longitudinale Nord-Sud che metta in evidenza il rapporto con l'ex Chiesa (con vista del prospetto Sud del corpo Nord adiacente a via Festaz);

- la sezione trasversale del nuovo collegamento tra Saint-Bénin e Convitto (con vista del prospetto Sud del corpo trasversale Est-Ovest);

- ecc.;

piuttosto che altri prospetti/sezioni che meglio descrivano le peculiarità della proposta progettuale presentata.

Nelle indicazioni della commissione si suggerisce di “valutare la possibilità di riservare spazi esistenti adiacenti al sagrato per funzioni ad uso misto centro espositivo / pedagogico-didattico”. Per spazi adiacenti al sagrato si possono intendere anche gli spazi chiusi al primo piano situati sopra all’ingresso storico di via Festaz?

A discrezione del partecipante, purché sia garantita la fruibilità da parte sia del Centro espositivo che del Saint-Benin, nel rispetto della separabilità tra Centro espositivo e Saint-Bénin

Il sagrato della Chiesa, può avere funzione ad uso misto centro espositivo/pedagogico-didattico?

Relativamente al sagrato dell'ex Chiesa la Commissione giudicatrice si è limitata ad indicare di salvaguardarne l'unitarietà spaziale, senza indicare gli usi/attività che in futuro potranno essere organizzati per tale spazio. 

In caso di partecipazione alla prima fase di concorso come singolo professionista, è possibile per la seconda fase iscriversi come raggruppamento temporaneo da costituirsi? In caso sia possibile, è necessario inserire il giovane professionista iscritto da meno di 5 anni?

La candidaduta nella configurazione giuridica di raggruppamento temporaneo deve avvenire nel rispetto di quanto prescritto dal p.to 3.3.2 del Disciplinare di Concorso.

L’eventuale partecipazione in Raggruppamento Temporaneo di Professionisti presuppone che il giovane professionista risulti tale al momento della candidatura del RTP al 2° grado e nelle fasi successive. Ne consegue che la detta figura professionale, se inserita nella compagine come mandante, deve essere rinvenibile nell'ambito dello RTP fino alla proclamazione dei risultati della procedura concorsuale, nonché nella fase esecutivo-contrattuale degli affidandi servizi.

In merito al video richiesto, deve essere realizzato interamente mediante la modalità flythrough (navigazione dinamica) oppure è possibile inserire anche delle immagini di visualizzazione architettonica “statiche”?

A discrezione del partecipante

In merito alle indicazioni della commissione presenti nell’avviso 10 della piattaforma, cosa si intende con “rappresentare graficamente gli interni e gli esterni in modo da mostrare il rapporto della materialità del nuovo con l’esistente”? È richiesto uno schema/elaborato/rappresentazione specifica per evidenziare tale rapporto?

L'indicazione della Commissione giudicatrice è finalizzata ad ottenere progetti nei quali la materialità dell'intervento sia chiaramente esplicitata attraverso l'individuazione dei materiali previsti, lasciando ai partecipanti la forma di rappresentazione ritenuta più consona per tale fine.

In merito alle indicazioni della commissione presenti nell’avviso 10 della piattaforma, cosa si intende con “rappresentare graficamente l’atmosfera spaziale proposta sia per gli interni che per gli esterni, approfondendo per questi ultimi gli aspetti paesaggisitici e di utilizzo del verde in sintonia con il concetto architettonico proposto”? È richiesto uno schema/elaborato/rappresentazione specifica per evidenziare l’utilizzo del verde?

L'indicazione della Commissione giudicatrice è finalizzata a richiedere una coerenza di linguaggio della proposta architettonica sia per gli interni che per gli esterni e un uso del verde in sintonia con il concetto architettonico proposto.

Quanto sopra dovrà trasparire dagli elaborati progettuali previsti.

Per quanto riguarda l’indicazione di “valutare la possibilità di riservare spazi esistenti adiacenti al sagrato per funzioni ad uso misto centro espositivo / pedagogico-didattico”, per spazi esistenti adiacenti si intendono gli spazi interni della manica longitudinale del Saint-Bénin, della Chiesa o di entrambi? Oppure ci si riferisce agli spazi esterni?

L'indicazione della Commissione giudicatrice si riferisce a spazi interni del Saint-Bénin.

Nelle indicazioni si fa riferimento a “mantenere le scale interne storiche e la loro qualità spaziale”. In questo senso è possibile intervenire sulle scale interne esistenti per adeguare i flussi in base ad una nuova distribuzione interna al piano terra della manica longitudinale del Saint-Bénin?

La Commissione giudicatrice, considerata la classificazione del fabbricato (Monumento) e verificato il valore delle scale interne storiche, ha ritenuto che le stesse debbano essere mantenute, così come debba essere mantenuta la loro qualità spaziale.

Chiedo scusa per l’insistenza, ma in virtù della risposta negativa alla possibilità di realizzare un sopralluogo per i progettisti selezionati alla seconda fase, se la problematica è l’anonimato, non sarebbe possibile trovare una soluzione che garantisca questo criterio? Ad esempio si potrebbe assegnare un orario a ciascun codice, e prevedere che eventuali interlocutori sul posto non abbiano alcun coinvolgimento nella procedura concorsuale. Grazie

Si rimanda alle risposte già fornite in merito.

In merito al layout previsto per la tavole 1 e 2, si chiede se è possibile inserire anche dei piccoli schemi bi/tridimensionali, a completamento dei disegni richiesti?

Si, purché trattasi di schemi.

Per quanto riguarda il video flythrough richiesto, è necessario un’esplorazione progressiva dell’intero edificio oppure è possibile raccontare il progetto attraverso riprese più puntuali?

A discrezione del partecipante.

E’ possibile intervenire in modo puntuale sul convitto Chabot in virtù di una progettazione coerente con il collegamento tra i due edifici?

Che cosa si intende per “evitare la demolizione delle coperture voltate”?

Si intende che le coperture a volte devono essere mantenute.

Dalle indicazioni sul collegamento con lo Chabod “si consiglia di valutare gli elementi architettonici di collegamento, integrando in modo migliore gli elementi di esodo presenti” non è chiaro se si ritiene che il collegamento debba necessariamente passare attraverso le scale di emergenza.

La Commissione giudicatrice consiglia di valutare se il nuovo collegamento tra Saint-Bènin e Convitto possa assolvere non solo la funzione di collegamento ma costituire anche occasione di riqualificazione della scala di sicurezza esistente e degli spazi di esodo del Convitto, lasciando ai partecipanti la più ampia libertà di intervento in tal senso.

Nel documento di indirizzo alla progettazione (5. accesso al centro espositivo Saint Benin, pg 38), si legge la necessità di una separazione dei flussi tra ospiti del convitto e visitatori del centro espositivo: “ garantendo la separazione dei flussi tra visitatori del Centro espositivo e utenza del Convitto “. Dalle nuove indicazioni della giuria, riportate nell’avviso 10, questa affermazione riportata nel DIP non sembra più così perentoria. Chiediamo di chiarire questo aspetto: ci può essere o no commistione dei flussi tra gli ospiti del Saint Benin ed i visitatori del centro espositivo ?

Gli ingressi al Saint-Bènin (spazi scolastici a servizio del Convitto) e al Centro espositivo devono essere separati.

La seguente affermazione della giuria “mantenere le scale interne storiche e la loro qualità spaziale “ significa che le scale sono totalmente non modificabili, oppure che le scale sono modificabili, al fine di adattarsi alla nuova gestione degli spazi, pur non stravolgendone la spazialità originaria ?

La Commissione giudicatrice, considerata la classificazione del fabbricato (Monumento) e verificato il valore delle scale interne storiche, ha ritenuto che le stesse debbano essere mantenute, così come debba essere mantenuta la loro qualità spaziale.

Come dobbiamo comportarci in merito alla scala antincendio esterna allo Chabod che si trova in corrispondenza del punto di collegamento tra Saint Benin e Chabod ? Nella indicazioni della giuria (avviso n. 10) si legge: “ Inoltre, in riferimento al collegamento con il Convitto Chabod, si fa presente che si tratta di quello privilegiato e, in quanto tale, si consiglia di valutare gli elementi architettonici di collegamento, integrando in modo migliore gli elementi di esodo presenti “. “ Integrando in modo migliore gli elementi di esodo presenti “ significa tali elementi di esodo (scala antincendio) non possono in nessun modo essere modificati nella forma e nella posizione ? Oppure in che altro modo va interpretata questa indicazione della giuria ?

La Commissione giudicatrice consiglia di valutare se il nuovo collegamento tra Saint-Bènin e Convitto possa assolvere non solo la funzione di collegamento ma costituire anche occasione di riqualificazione della scala di sicurezza esistente e degli spazi di esodo del Convitto, lasciando ai partecipanti la più ampia libertà di intervento in tal senso.

Come dobbiamo comportarci in merito alla scala antincendio esterna allo Chabod che si trova in corrispondenza del punto di collegamento tra Saint Benin e Chabod ? Nella indicazioni della giuria (avviso n. 10) si legge: “ Inoltre, in riferimento al collegamento con il Convitto Chabod, si fa presente che si tratta di quello privilegiato e, in quanto tale, si consiglia di valutare gli elementi architettonici di collegamento, integrando in modo migliore gli elementi di esodo presenti “. “ Integrando in modo migliore gli elementi di esodo presenti “ significa tali elementi di esodo (scala antincendio esistente) non possono in nessun modo essere modificati nella forma e nella posizione, o si possono modificare conformemente alla proposta progettuale ? Oppure in che altro modo va interpretata questa indicazione della giuria ?

La Commissione giudicatrice consiglia di valutare se il nuovo collegamento tra Saint-Bènin e Convitto possa assolvere non solo la funzione di collegamento ma costituire anche occasione di riqualificazione della scala di sicurezza esistente e degli spazi di esodo del Convitto, lasciando ai partecipanti la più ampia libertà di intervento in tal senso

In riferimento ai requisiti di cui all’articolo “3.2) SOGGETTI AMMESSI ALLA PARTECIPAZIONE – REQUISITI DI ORDINE GENERALE E DI IDONEITÀ PROFESSIONALE” del Disciplinare e in riferimento al punto “5.2) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA RICHIESTA PER IL 2°GRADO”, è corretto che per la partecipazione al secondo grado e per il futuro rilascio del Certificato di Buona Esecuzione del Servizio gli unici requisiti necessari richiesti siano i soli requisiti di ordine generale e idoneità professionale indicati con a) e b) al punto 3.2 del Disciplinare di Concorso?

Sì. I requisiti a cui si fà riferimento sono quelli di ordine generale e di idoneità professionale, ossia: iscrizione Ordine Architetti Sez. A, nonché le condizioni di cui alle lettere "a" e "b" del p.to 3.2 del Disciplinare di Concorso.

è possibile inserire in TAV 01 schemi esplicativi dell'idea progettuale e/o schemi di natura e scala urbana di accompagnamento alla pianta del piano terra o alla pianta delle coperture?

Salve, è possibile avere della ulteriore documentazione fotografica del vano corridoio PT_4 nella parte più prossima al Convitto?

Si procederà alla pubblicazione delle foto disponibili.

In riferimento all’indicazione pubblicata in piattaforma qui riportata: “mantenere la pietra a vista per la parte non intonacata del prospetto Ovest; inoltre vista l’importanza di questo prospetto in rapporto alla città, un eventuale secondo ingresso qui collocato deve tener conto anche dello spazio aperto antistante, proponendone i necessari adeguamenti affinché Monumento e spazio esterno trovino un giusto rapporto con il tessuto urbano; le dimensioni e la posizione dell'eventuale suddetto secondo ingresso, devono tenere conto della struttura retrostante del Saint-Bénin e dell’importanza attribuita”, si chiede conferma che sia l’arredo sia le sistemazioni esterne dell’attuale giardino lungo via Festaz su cui si affaccia il prospetto Ovest dell’edificio siano modificabili nella loro configurazione.

Sì, purché i relativi eventuali interventi conseguenti alla possibile realizzazione di ingresso dal lato Ovest, siano finalizzati a coordinare quest'ultimo con il contesto così che "Monumento e spazio esterno possano trovare un giusto rapporto con il tessuto urbano"

E' possibile fornire i fotopiani di tutti i prospetti?

Si procederà alla pubblicazione del materiale disponibile.

L'andamento planimetrico della sistemazione esterna sul prospetto Ovest, in particolare, nello spazio compreso tra il Saint Bénin e l'Istituto Tecnico che si presenta al momento fortemente scosceso può essere regolarizzato? O va lasciato invariato?

A discrezione del partecipante, purché gli eventuali interventi rientrino nell'ambito delle indicazioni fornite dalla Commissione giudicatrice relativamente all'area esterna ad Ovest di cui "mantenere la pietra a vista ... dell'importanza attribuita".
Si tenga anche conto che lo spazio tra Istituto Tecnico e Saint-Bénin sarà oggetto di riqualificazione nell'ambito del progetto dei lavori di ristrutturazione dello stesso Istituto tecnico attualmente in corso di affidamento.

Si chiede ai membri della commissione giudicatrice di chiarire l'indicazione “mantenere le scale interne storiche e la loro qualità spaziale”. Quanto è considerato prioritario il mantenimento di un corpo scala esistente, a fronte di una migliore fruizione degli spazi del complesso? Ovvero, un corpo scala che ha già subito rimaneggiamenti nel tempo, può essere sostituito pur dimostrando un miglioramento della fruizione e di conservare una coerenza con la qualità spaziale?

La Commissione giudicatrice, considerata la classificazione del fabbricato (Monumento) e verificato il valore delle scale interne storiche, ha ritenuto che le stesse debbano essere mantenute, così come debba essere mantenuta la loro qualità spaziale.

In riferimento al nuovo rilievo fornito, si chiede: -È possibile avere le quote altimetriche dei diversi piani del Convitto anche come quote rispetto al livello del mare? -È inoltre possibile confermare che il dislivello relativo tra primo piano ex priorato e piano primo del Convitto è di circa 80 cm?

Purtroppo non è possibile in quanto il nuovo rilievo non ha interessato il Convitto.
In merito ai dislivelli tra Convitto Chabod e Saint-Bénin, si assumano quelli già indicati nel 1° grado.